DECRETO FLUSSI 2023 CLICK DAY

Il Decreto flussi 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, è un provvedimento ministeriale che regola l’ingresso e la permanenza dei lavoratori stranieri in Italia. REGOLAMENTATO e Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 27 settembre 2023 Questo decreto stabilisce le quote dei visti di lavoro e le modalità di presentazione delle domande.

Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.231 del 03-10-2023), la programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.

Di seguito si evince L’avvertenza al nuovo decreto flussi e la gazzetta ufficiale.

Avvertenza: Si procede alla ripubblicazione del testo del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, coordinato con la legge di conversione 5 maggio 2023, n. 50, recante: «Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.», corredato delle relative note, ai sensi dell’art. 8, comma 3, del regolamento di esecuzione del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sulla emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 14 marzo 1986, n. 217. Restano invariati il valore e l’efficacia dell’atto legislativo qui trascritto. Per gli atti dell’Unione europea vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea (GUUE).

La Gazzetta Ufficiale, a cui viene fatta riferimento, è l’organo ufficiale di pubblicazione delle leggi, dei decreti e dei provvedimenti amministrativi dello Stato italiano. È un importante strumento di informazione per coloro che desiderano conoscere le normative in vigore e i provvedimenti adottati dal governo.

Attraverso la Gazzetta Ufficiale, vengono pubblicati gli atti normativi che riguardano il Decreto flussi e le relative scadenze, i requisiti, e le procedure da seguire per presentare la domanda di visto di lavoro per cittadini stranieri. È fondamentale consultare la Gazzetta Ufficiale per rimanere informati sulle ultime disposizioni per l’immigrazione lavorativa in Italia.

È consigliabile verificare periodicamente le pubblicazioni sulla Gazzetta Ufficiale per essere aggiornati sulle novità e le modifiche in tema di immigrazione e lavoro straniero. Ricordate che ogni dettaglio è importante per adeguarsi alle norme vigenti e per garantire un corretto ingresso e permanenza nel territorio italiano per fini lavorativi.

DECRETO FLUSSI 2023-2024-2025 QUOTE DI INGRESSO IN ITALIA

Le quote stabilite per il decreto flussi 2023-2024-2025 sono le seguenti: Sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini stranieri residenti all’estero entro le seguenti quote complessive:

  • 136.000 quote e unità per l’anno 2023;
  • 151.000 quote e unità per l’anno 2024;
  • 165.000 quote e unità per l’anno 2025.

INGRESSI NELL’AMBITO DELLE QUOTE DEL DECRETO FLUSSI 2023-2024-2025 PER LAVORO SUBORDINATO NON STAGIONALE E PER LAVORO AUTONOMO E SETTORI LAVORATIVI

I settori sono dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale, del trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, degli elettricisti e degli idraulici.

  • 53.450 unità per l’anno 2023, di cui 52.770 per lavoro subordinato e 680 per lavoro autonomo;
  • 61.950 unità per l’anno 2024, di cui 61.250 per lavoro subordinato e 700 per lavoro autonomo;
  • 71.450 unità per l’anno 2025, di cui 70.720 per lavoro subordinato e 730 per lavoro autonomo.

QUALI PAESI FANNO PARTE DEL NUOVO DECRETO FLUSSI E QUALI PASE TERZI NE FANNO PARTE E DUNQUE PREVISTI NEL DPCM 27 SETTEMBRE 2023

Le quote sono riservate ai lavoratori cittadini dei paesi terzi e dunque provenienti dai seguenti paesi per cui le quote del decreto flussi sono state stabilite.

  1. Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia- Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina:
  • 25.000 unità nel 2023
  • 25.000 unità nel 2024
  • 25.000 unità nel 2025;

Quote per altri Paesi con i quali nel corso del triennio entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria:

  • 12.000 unità nel 2023,
  • 20.000 unità nel 2024
  • 28.000 unità nel 2025.
  1. Lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela, entro le seguenti quote:
  • 100 unità nel 2023, di cui 90 per lavoro subordinato e 10 per lavoro autonomo;
  • 100 unità nel 2024, di cui 90 per lavoro subordinato e 10 per lavoro autonomo;
  • 100 unità nel 2025, di cui 90 per lavoro subordinato e 10 per lavoro autonomo;
  1. Apolidi e a rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito, entro le seguenti quote:
  • 200 unità nel 2023, di cui 180 per lavoro subordinato e 20 per lavoro autonomo;
  • 200 unità nel 2024, di cui 180 per lavoro subordinato e 20 per lavoro autonomo;
  • 200 unità nel 2025, di cui 180 per lavoro subordinato e 20 per lavoro autonomo.

QUALI SONO LE QUOTE DECRETO FLUSSI PER COLF E BADANTI 2023-2024-205

Una quota specifica è inoltre riservata al settore dell’ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE assistenza familiare e socio-sanitaria e dunque delle quote stabilite per colf e badanti:

  • 9.500 unità nel 2023
  • 9.500 unità nel 2024
  • 9.500 unità nel 2025

Il 7 luglio 2023, il Governo ha approvato finalmente quote di immigrazione programmata anche per il lavoro domestico.

Il 7 luglio 2023, il Governo ha approvato finalmente quote di immigrazione programmata anche per il lavoro domestico. Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025  Leggi tutti i dettagli sul dpcm del 7 luglio 2023 >>

Riguardo al solo lavoro domestico, per coprire il fabbisogno familiare in Italia servirebbero circa 68mila lavoratori non comunitari nel triennio 2023-2025. Queste sono le stime di settore elaborate dal Centro studi e ricerche Idos.

Tuttavia, nello schema di Decreto sottoposto a parere parlamentare vengono definite delle quote che sono ben al di sotto del fabbisogno stimato.

Ecco il dettaglio relativo ai lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’ assistenza familiare e socio-sanitaria:

  • 9.500 unità nel 2023
  • 9.500 unità nel 2024
  • 9.500 unità nel 2025

Il Decreto Flussi 2023 riguardante le colf e le badanti è stato recentemente approvato dal governo. Questo decreto regola l’ingresso e la permanenza in Italia di lavoratori domestici provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea.

Le principali disposizioni del Decreto Flussi 2023 per le colf e le badanti includono :

  • La possibilità di richiedere un permesso di soggiorno per lavoro subordinato in Italia per una durata massima di 9 mesi, rinnovabile per altri 9 mesi.
  • La necessità di essere in possesso di un contratto di lavoro regolare e di un’assicurazione sanitaria.
  • L’obbligo di effettuare un’iscrizione presso l’INPS per il pagamento dei contributi previdenziali.
  • La possibilità per i datori di lavoro di richiedere il rilascio di un visto d’ingresso per la persona che intendono assumere come colf o badante.
  • L’obbligo per i datori di lavoro di garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettose dei diritti dei lavoratori.

È importante consultare le fonti ufficiali e rivolgersi a professionisti del settore per ottenere informazioni aggiornate e precise sulle procedure da seguire e i requisiti necessari per usufruire del Decreto Flussi 2023 per le colf e le badanti.

DECRETO FLUSSI PER COLF E BADANTI 2023-2024-2025 CLICK DAY TUTTE LE DATE DAL 2 DICEMBRE 2023

Tra i criteri utilizzati per la definizione dei flussi di ingresso nell’ambito delle quote (articolo 3, comma 1, lettera c) c’è la riattivazione di una quota specifica per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria come, ad esempio, colf e badanti.

Il Decreto Flussi è un provvedimento governativo che regola l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia per finalità lavorative. Il “Click Day” è una giornata specifica in cui datori di lavoro e intermediari autorizzati possono presentare le domande di ingresso per i lavoratori interessati.

Le date del “Click day” per decreto flussi 2023 in dettaglio

Ecco tutte le date ufficiali del Click day per decreto flussi colf e badanti previsto per la data del 2 dicembre 2023 e prevede nel dettaglio:

Click Day Decreto Flussi 2023, 2024 e 2025 quando si può inviare la domanda? Le domande per il nuovo decreto flussi 2023, 2024 e 2025 potranno essere inviate online:

  • il 2 dicembre 2023Click day dalle ore 9,00 (60 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori subordinati non stagionali cittadini dei Paesi indicati;
  • il 4 dicembre 2023 click day dalle ore 9,00 (62 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): altri lavoratori non stagionali (con cui si faranno accordi) e colf e badanti;
  • il 12 dicembre 2023 dalle ore 9,00 (70 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori stagionali;

I termini per la presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro per gli ingressi nell’ambito delle quote decorrono, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, dalle ore 9,00 del 5, del 7 e del 12 febbraio, secondo la ripartizione per ambiti di cui al comma 1, fino a concorrenza delle rispettive quote o, comunque, entro il 31 dicembre di ciascun anno.

Durante il Click Day, viene aperto un portale online dedicato dove è possibile compilare e inviare le richieste. Attraverso questo sistema, i datori di lavoro possono indicare le proprie esigenze di personale straniero e specificare le motivazioni per cui necessitano di tali lavoratori.

Il Decreto Flussi determina i contingenti di ingresso per le diverse categorie di lavoratori stranieri, tenendo conto delle necessità del mercato e delle disposizioni legislative vigenti. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite durante il Click Day e rispettare le scadenze stabilite per presentare le domande correttamente.

L’obiettivo principale del Decreto Flussi e del Click Day è facilitare l’ingresso di lavoratori stranieri nel rispetto delle normative in materia di immigrazione, al fine di soddisfare le esigenze delle imprese italiane e contribuire alla crescita economica del paese.

Decreto flussi 2023: verifica presso i Centri per l’Impiego

Una novità del Decreto flussi 2023 riguarda la necessità che il datore di lavoro prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro verifichi, presso il Centro per l’impiego competente, che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all’estero.

La verifica in questione dev’essere effettuata con l’invio al CPI del modulo editabile disponibile sul sito Anpal “anpal.gov.it – Strumenti – Come fare per – Assumere lavoratori non comunitari anno 2023”.
La richiesta di nulla osta dovrà pertanto essere trasmessa solo se:

  • Il CPI non risponde alla richiesta presentata, entro quindici giorni lavorativi dalla data dell’interrogazione;
  • Il lavoratore segnalato dal Centro per l’impiego non è per il datore di lavoro idoneo al lavoro offerto;
  • Il lavoratore inviato dal Centro per l’impiego non si presenta, salvo giustificato motivo, al colloquio di selezione, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della richiesta.

Il verificarsi di una delle tre condizioni dovrà risultare da apposita autocertificazione che l’azienda allegherà alla domanda di nulla osta. Si precisa che sono esclusi dalla verifica di indisponibilità le procedure di assunzione di lavoratori stagionali o lavoratori formati all’estero.

Leggi tutte le FAQ sul decreto flussi 2023-2024-2025:

Quando inizia il decreto flussi 2023?

Le domande di decreto flussi per lavoratori non stagionali, lavoratori autonomi e per le conversioni del permesso di soggiorno possono essere con il click day inviate dalle ore 9 del 2, 4 e 12 dicembre 2023.

Quali paesi terzi rientrano nel decreto flussi 2023-2024-2025?

Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia- Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina: 25.000 unità nel 2023, 25.000 unità nel 2024 e 25.000 unità nel 2025;

Quanto tempo ci vuole per il rilascio del nulla osta decreto flussi?

30 giorni

Tra le novità, c’è il rilascio del nulla osta, entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto-legge, per tutte le domande presentate nell’ambito anche del decreto flussi 2023, anche se entro quel termine non sono state ancora acquisite informazioni su eventuali elementi ostativi al rilascio.

Cosa dice decreto flussi 2023?

Il provvedimento definisce i criteri per l’individuazione dei nuovi flussi e prevede complessivamente 452.000 ingressi, di cui 136.000 nel 2023, 151.000 nel 2024 e 165.000 nel 2025, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo.

Chi può fare il decreto flussi?

Chi può fare il decreto flussi?

La richiesta deve essere presentata dal datore di lavoro, italiano o straniero residente regolarmente in Italia, che voglia assumere il cittadino extracomunitario. È possibile inoltre presentare la richiesta tramite un avvocato esperto in immigrazione che verifichi la validità e la correttezza di tutti i documenti.

Che documenti servono per fare un contratto di lavoro straniero?
  • DOCUMENTO D’IDENTITA’ IN CORSO DI VALIDITA’
  • CODICE FISCALE.
  • PASSAPORTO IN CORSO DI VALIDITA’
  • CARTA DI SOGGIORNO O PERMESSO DI SOGGIORNO.
Quali documenti servono per il decreto flussi del datore di lavoro?

di seguito i documenti aziendali richiesti per il decreto flussi 2023/2024/2025

  • Marca da bollo da 16 Euro
  • Passaporto
  • Indirizzo del lavoratore in Italia
  • Idoneità alloggiativa
  • Carta di identità del datore di lavoro
  • Dati identificativi del datore di lavoro
  • Tipo di contratto di lavoro da stipulare
  • Numero degli attuali dipendenti della ditta
  • Visura della Camera di Commercio
  • Modello unico 2022
  • Bilancio contabile anno 2022 dell’azienda /impresa
  • DURC: documento unico di regolarità contributiva
  • Consolato del paese di origine
  • MODULO ANPAL (novita’ 2023)
Chi può fare domanda decreto flussi?

 Può essere presentata da un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante, nei confronti di un lavoratore straniero ancora residente all’estero.

Che cosa e’ il decreto flussi e come funziona il decreto flussi 2023?

Come funziona flussi 2023?

Il Decreto Flussi 2023 è una norma che ormai annualmente viene votata dal Governo e, dopo essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, viene applicata per indicare e stabilire il numero degli immigrati che annualmente possono avere accesso al nostro Paese.

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